Lo pterigio è una malattia degenerativa che coinvolge la cornea e la congiuntiva. Si manifesta come una membrana bianco-giallastra composta da tessuto fibroso e vasi sanguigni che prende origine comunemente dalla congiuntiva nasale (lato interno dell’occhio) e tende a crescere verso la cornea, aumentando di dimensioni ed assumendo una superficie grosso modo triangolare.
Sai riconoscere l’Uveite?
Si tratta di una patologia rara dell’occhio, che può colpire soggetti di ogni età e anche i bambini. L’uveite è un’infiammazione dell’uvea, una sottile membrana molto vascolarizzata posta tra la cornea e la sclera formata da tre parti che si chiamano iride, corpo ciliare e coroide. L’infiammazione dell’uvea può avere svariate cause, tra cui infezioni virali, malattie reumatiche, e traumi. L’uveite può condurre a riduzioni temporanee della vista ma, quando non curata adeguatamente e tempestivamente, anche a danni irreversibili all’occhio. L’unica prevenzione dell’uveite è rappresentata dai controlli oculistici periodici e da una diagnosi precoce.
Le cause del Foro Maculare
Le patologie dell’interfaccia vitreo-retinica sono un gruppo di alterazioni fisiche dell’occhio che possono danneggiare gravemente la vista. Il Foro Maculare, nello specifico, si verifica con la rottura della retina dovuta a un distacco del vitreo posteriore (DVP). Formazioni di cicatrici e cisti, l’accumulo di “film” di cellule e di liquidi, possono provocare il distacco della retina. È una patologia più frequente nelle donne, circa il 72% dei casi, ed è legata all’età: più del 50% dei pazienti hanno un’età tra i 65-74 anni.
Coronavirus e Occhi?
“La congiuntivite è uno dei disturbi più comuni per gli occhi di piccoli e grandi. E’ una malattia che colpisce gli occhi e può essere di origine virale o batterica. Si localizza a livello della congiuntiva, la membrana trasparente che ricopre l’interno della palpebra e il bulbo oculare. E’ necessario prendere atto che, anche se in questo momento in Italia non esistono riscontri di diagnosi da congiuntivite virale da Coronavirus, questa tipologia di specifica congiuntivite è presente tra i pazienti cinesi colpiti in Cina dall’epidemia. Quindi la congiuntivite virale da Coronavirus può essere presente, anche come sintomo precoce, nei pazienti contagiati; il virus è trasmesso principalmente con modalità aerosol dalle goccioline della saliva e contagia le vie respiratorie ma soprattutto direttamente la mucosa congiuntivale”
Cheratocongiuntivite Vernal
La cheratocongiuntivite “Vernal” è una congiuntivite di tipo allergico a decorso cronico. Le cause di questa malattia a carico di entrambi gli occhi sono quasi sconosciute. Si ipotizza sia la somma di fattori ambientali e dell’interazione Come si manifesta? I primi sintomi si verificano in primavera e aumentano d’intensità lungo tutto l’arco dell’estate per poi regredire in autunno-inverno. Tende ad essere fortemente invalidante: chi ne è affetto avverte la presenza di corpuscoli all’interno dell’occhio, nonché forte prurito ed abbondante lacrimazione. Non è esclusa la difficoltà alla visione per la comparsa di un “velo” che impedisce di distinguere lettere ed immagini. Il fastidio alla luce del giorno è più che accentuato. Il soggetto colpito da questa forma di cheratocongiuntivite tende a evitare fonti luminose artificiali costringendosi all’uso di apposite lenti oscurate. La VKC può interessare la cornea con complicanze che se non curate tempestivamente conducono a danni permanenti della vista.
Sindrome dell’occhio secco
Sindrome dell’occhio secco, ne soffre il 90% delle over 50.
Gli occhi impiegano oltre l’80% dell’energia totale di una persona. Quando riportano un problema, ne viene usata ancora di più per avere una buona funzionalità. La secchezza oculare è dunque un disturbo che può consumare l’energia prodotta dal corpo. Inoltre, può essere sintomo di diverse patologie. I sintomi legati agli occhi secchi e alla secchezza oculare sono facili da riconoscere:
• Provi un intenso bruciore agli occhi.
• Senti gli occhi umidi ma senza lacrimazione.
• Hai la sensazione di sentire come dei “ granelli di sabbia “ sotto la palpebra.
• Hai la vista offuscata.
• Soffri di eccessiva sensibilità alla luce.
Congiuntivite Virale
Congiuntivite virale da adenovirus: la congiuntivite virale è un’infiammazione della congiuntiva, la mucosa che riveste la parte interna delle palpebre e la parte bianca dell’occhio, provocata da virus, in particolare l’Adenovirus, il mollusco contagioso, i Coxsackie virus e i due Herpes virus, l’Herpes simplex e l’herpes Zoster. Si manifesta in modo acuto, improvviso, solitamente ad entrambi gli occhi con fotofobia (fastidio alla luce), arrossamento della congiuntiva, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, leggero rigonfiamento dei bordi delle palpebre, bruciore agli occhi e comparsa di piccoli rigonfiamenti di colore biancastro (chiamati follicoli) sulla mucosa congiuntivale. A tutto ciò si aggiunge una secrezione di tipo acquoso, piuttosto abbondante, con tendenza a diventare prima bianca e densa, e poi giallastra e vischiosa, allorquando, come spesso capita, si associa una sovra-infezione di tipo batterico. Spesso è presente, nelle forme da Adenovirus, anche un ingrossamento dei linfonodi pre-auricolari, situati cioè anteriormente ai padiglioni auricolari. La congiuntivite virale è una malattia molto contagiosa, tanto che spesso può provocare vere e proprie epidemie: si trasmette facilmente tramite la via di trasmissione occhio-mano-occhio, ma è possibile anche attraverso altre secrezioni del malato (colpi di tosse, muco nasale). Ha un decorso molto più lungo della congiuntivite batterica che, con un collirio antibiotico, spesso si risolve in pochi giorni: nel caso della congiuntivite virale la durata è dalle due alle quattro settimane.
L’infezione guarisce da sola e i farmaci somministrati servono più che altro per ridurre i sintomi, ma non modificano di molto l’evoluzione. La migliore profilassi per evitare il diffondersi del contagio è l’osservazione di rigorose norme igieniche come lavarsi accuratamente le mani, evitare di toccare gli occhi con le mani sporche, non usare fazzoletti o asciugamani altrui.
Il Calazio
Il calazio, è un’infiammazione acuta o cronica delle ghiandole di Meibomio causata dall’ostruzione di quest’ultime.
Quando il dotto escretore si occlude, la secrezione prodotta dalle suddette ghiandole si accumula al loro interno dando origine ad un lipogranuloma (cisti). A seconda della zona dell’occhio in cui si manifesta, il calazio può essere esterno – se compare vicino al margine cigliare – o interno – se compare vicino alla congiuntiva. Le sue dimensioni possono variare notevolmente, raggiungendo a volte un gonfiore capace di compromettere la curvatura della cornea causando astigmatismo. Il calazio è accompagnato da sintomi quali gonfiore e arrossamento della palpebra, infiammazione della congiuntiva e secrezioni sebacee, dolore sordo e sensazione di pressione sulla palpebra.
L’entità dei sintomi è strettamente correlata al numero di ghiandole coinvolte e al loro grado di infiammazione. Il calazio viene curato attraverso l’utilizzo di pomate antibiotiche e steroidee. Fondamentale, inoltre, la corretta igiene della palpebra che deve essere sempre pulita per mantenere liberi i dotti ghiandolari. Nei casi più difficili, si può intervenire sul disturbo anche attraverso una terapia chirurgica che prende il nome di Courettage.
Sai cos’è il Cheratocono?
Il cheratocono è una patologia degenerativa di natura non infiammatoria che colpisce la cornea.
I sintomi, di solito, sono l’astigmatismo, che precede la patologia vera e propria che inizia durante la pubertà. Si tratta di un astigmatismo nella maggior parte dei casi miopico ad assi irregolari, che progressivamente diventa di difficile correzione con gli occhiali e necessita di lenti a contatto rigide o semirigide Il cheratocono riduce la qualità di vita, rendendo
necessarie frequenti visite oculistiche di controllo, variazioni nella correzione con lenti tempiali e lenti a contatto, eventuali trattamenti fisico-chimici e in casi più evoluti il ricorso alla chirurgia.
Infatti nei casi più gravi si può andare incontro ad un assottigliamento dello spessore apicale da condurre all’idrope corneale. Nella fase risolutiva l’idrope determina la formazione di una cicatrice che può compromettere più o meno severamente la vista.
In questi casi è frequente il ricorso alla chirurgia per sostituire la cornea
ormai opaca con una cornea trasparente.
Distacco della Retina
Il distacco della retina è una delle più serie emergenze che riguardano l’occhio e la vista.
Si verifica quando uno strato della retina, tessuto fondamentale per la visione, si solleva trascinando con sé i vasi sanguigni che alimentano di
ossigeno e nutrienti l’occhio.
Il distacco della retina è sempre anticipato da alcuni segnali:
✅ Comparsa improvvisa di mosche volanti e corpi scuri fluttuanti davanti alla vista (miodesopsie).
✅ Improvvisi lampi di luce in uno o entrambi gli occhi.
Oltre il 50% dei pazienti con DR presenta la sintomatologia del DVP, che comprende visione di fotopsie (lampi di luce) e di miodesopsie (piccoli corpi mobili scuri) nei giorni precedenti.
Uno scotoma, ovvero un’ombra o una tenda scura che copre parte del campo visivo. La terapia del distacco della retina deve essere messa in atto il più rapidamente possibile, per evitare che con il passare del tempo si
verifichino la perdita completa della vista, atrofia del bulbo oculare o talora
sviluppo di un glaucoma neovascolare.